Quante volte ho parlato del mare, vita e madre di tutte le specie del nostro piccolo mondo. Adesso rilassato davanti a me, una vista che non permette di considerare i confini. All’orizzonte solo il cielo che rimbocca, come una madre affettuosa una coperta fatta di acqua al suo piccolo miracolo. Quale può essere il nostro confine se non noi stessi che guardiamo? Ci sforziamo di volgere lo sguardo alla perfezione dell’infinito, per non prendere in considerazione la splendida imperfezione della nostra natura.
Il nostro confine è quello che mascheriamo, ciò che siamo, volendo far emergere solo una parte del nostro essere.
Far convivere le diverse parti che ci compongono, sarebbe come poter mostrare una grandiosa opera imperfetta, mentre nascondere la nostra anima, semplicemente non ha senso!
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