Sei un perfezionista? Potresti essere il tuo peggior nemico!

Sei un perfezionista? Potresti essere il tuo peggior nemico!

Il perfezionismo, caratterizzato da standard irrealistici e paura del fallimento, può rovinare la vita lavorativa, personale e sentimentale causando ansia, insoddisfazione e difficoltà relazionali. Questo perché porta a procrastinazione, eccessiva critica e difficoltà nell'accettare i propri limiti. Per superarlo è fondamentale imparare ad accettare i propri limiti, concentrarsi sul progresso e praticare la self-compassion.
Cyberbullismo

Cyberbullismo, ferite virtuali, dolore reale

Il cyberbullismo ferisce profondamente. Un coach psicologico può aiutarti a distinguere tra critica e violenza, ricostruendo autostima e forza interiore. Cyberbullismo, ferite virtuali, dolore reale
Filtro Bellezza: La trappola degli standard irrealistici online

Filtro Bellezza: La trappola degli standard irrealistici online

La tecnologia, in particolare i social media, influenza l'autostima amplificando il confronto sociale e promuovendo standard di bellezza irrealistici. L'esposizione a immagini idealizzate e l'uso di filtri fotografici possono alimentare insicurezze e dismorfismo corporeo. È fondamentale sviluppare un uso consapevole della tecnologia, promuovere la diversità corporea e coltivare l'auto-compassione per proteggere l'autostima e navigare il mondo digitale in modo sano.
Digital Detox, Libera la Mente dal Sovraccarico Digitale!

Digital Detox, Libera la Mente dal Sovraccarico Digitale!

Nell'era digitale, la tecnologia influenza profondamente la nostra salute mentale, portando sia benefici che sfide. L'iperconnessione può causare sovraccarico cognitivo, disturbi del sonno e dipendenze, ma la tecnologia offre anche strumenti per la mindfulness e la terapia online. Il coach psicologico aiuta a gestire la tecnologia in modo consapevole, a disconnettersi e a coltivare il proprio "Sé Umano" per un equilibrio tra mondo digitale e vita reale.
Tu non sei il tuo lavoro!

Tu non sei il tuo lavoro!

Questo articolo invita a riflettere sull'importanza di non identificarsi esclusivamente con il proprio lavoro. Ricorda che siamo persone complesse con passioni e interessi che vanno oltre la sfera professionale e che il lavoro dovrebbe essere un mezzo per vivere una vita piena e non il fine ultimo. Infine, incoraggia a coltivare la cura di sé, delle relazioni e delle proprie passioni per raggiungere un maggiore equilibrio e benessere.
Come tornare al lavoro dopo un’assenza!

Come tornare al lavoro dopo un’assenza!

Il rientro al lavoro dopo un'assenza può essere difficile, ma con la giusta strategia può diventare un'opportunità di crescita. È normale sentirsi spaesati e demotivati all'inizio, ma è importante riprendere il ritmo gradualmente, comunicando apertamente e prendendosi cura di sé. (Schabracq, 2002; Haar, 2011; Cooper, 1982)
Dal relax al panico: come gestire l’ansia del lunedì la domenica

Dal relax al panico: come gestire l’ansia del lunedì la domenica

La "Sunday Scaries", o ansia da rientro, è un fenomeno diffuso che trasforma la domenica sera in un momento di stress per la settimana lavorativa in arrivo. Le cause includono il peso delle responsabilità, la nostalgia del weekend e la paura del fallimento. (Selligman, 1975; Lazarus & Folkman, 1984; Hobfoll, 1989; Beck, 1976) Per affrontarla, è utile pianificare il weekend, prendersi cura di sé, organizzare la settimana e coltivare relazioni positive.
Il direttore d’orchestra: l’arte di guidare un team verso il successo

Il direttore d’orchestra: l’arte di guidare un team verso il successo

Gestire un team è un'arte complessa che richiede leadership efficace, comunicazione chiara e capacità di motivare i collaboratori. Le difficoltà comuni includono la delega, la comunicazione e la gestione dei conflitti. Un coach psicologico può aiutare i leader a sviluppare competenze, creare un clima positivo e raggiungere il successo come un'orchestra ben diretta.
Il mistero dei colleghi “invisibili”: come affrontare la bassa produttività in ufficio senza puntare il dito

Il mistero dei colleghi “invisibili”: come affrontare la bassa produttività in ufficio senza puntare il dito

Alcuni colleghi possono apparire meno produttivi, ma è importante capire le ragioni di questa "invisibilità" prima di giudicare o di prendere provvedimenti. Spesso si nascondono infatti difficoltà come la mancanza di chiarezza, sovraccarico di lavoro o problemi personali. Un approccio empatico e collaborativo, con supporto e chiarezza negli obiettivi, può aiutare a migliorare la situazione