Chiedere le ferie senza chiedere scusa

Chiedere le ferie senza chiedere scusa

Nel mio lavoro ho visto manager irrigidirsi di fronte a richieste di ferie arrivate “male” ed ho visto dipendenti annullare viaggi già prenotati per paura di sembrare poco professionali. Ho ascoltato frasi tipo: “Vorrei chiedere le ferie, ma ho paura di disturbare.” E allora ho iniziato a studiare non solo le norme sulle ferie, ma soprattutto le emozioni che ci stanno dentro.

Perché chiedere le ferie non è solo una questione di diritto, ma un atto relazionale. Un gesto che mette in gioco il nostro modo di porci, la cultura del nostro team e la leadership che ci guida. È, in fondo, una delle più sottili forme di comunicazione assertiva che si possano esercitare sul posto di lavoro.

1. Il problema non è la richiesta, ma il modo in cui ce la viviamo

Per molti, chiedere le ferie è un atto carico di tensione. Non tanto per la risposta che riceveranno, ma per il significato implicito che attribuiscono alla richiesta: “sembrerò meno motivato”, “darò l’idea di non reggere il ritmo”, “sembro meno coinvolto”. Questi pensieri sono figli di una cultura del lavoro spesso malata, dove la presenza fisica vale più della qualità del contributo.

La Psicologia del lavoro insegna che chi non si prende mai una pausa viene percepito, nel lungo termine, come meno lucido, più irritabile e meno creativo. Non un eroe, ma un rischio per il gruppo.

2. Il momento giusto è sempre prima

Uno degli errori più comuni è aspettare l’ultimo minuto. Chiedere le ferie il giorno prima significa generare tensione e costringere l’altro a scegliere tra il dirti “sì” sotto pressione o passare per il “cattivo” che ti dice no. Entrambe le situazioni creano attrito.

Suggerimento da insider: pianifica, proponi un’alternativa (“ho già parlato con Tizio che mi copre”) e dimostra di avere a cuore l’operatività aziendale. Il messaggio implicito sarà: “non ti lascio nei guai, ma tengo anche a me stesso”.

3. Le parole contano. Eccome se contano

Evita le formule difensive (“Scusami se disturbo…”, “Ti chiedo un favore…”), perché ti pongono in posizione di svantaggio. Ricorda: le ferie sono un diritto, non un premio. Meglio dire: “Come da accordi e da piano ferie, ti confermo la mia richiesta dal X al Y. Ho organizzato le attività in modo da garantire continuità.” Oppure: “In vista del periodo estivo, ti segnalo con anticipo la mia intenzione di assentarmi per una settimana, così possiamo pianificare insieme le priorità.”

Frase jolly da usare se il clima è teso: “Mi fa piacere condividere con te la mia pianificazione, perché credo che un team che si prende cura di sé lavori meglio, anche nei picchi.”

4. Cultura aziendale: quello che la risposta dice sul tuo luogo di lavoro

Se chiedere ferie diventa un braccio di ferro, non è più un problema tuo. È un indicatore. Un’azienda che ostacola sistematicamente il diritto al recupero ha un clima nocivo. Non a caso, secondo Gallup, il 70% dei lavoratori che si sentono psicologicamente esausti non accusano il carico di lavoro, ma il modo in cui sono trattati.

Domanda utile da farti: in questo contesto, le ferie sono viste come ricarica o come fuga?

5. L’AI come alleata: sì, anche per le ferie

Pochi lo sanno, ma puoi usare strumenti di intelligenza artificiale per migliorare la tua comunicazione. Ad esempio:

  • Farti suggerire formulazioni assertive ma empatiche;

  • Simulare la reazione di un lettore manageriale al tuo testo;

  • Analizzare i flussi di lavoro e identificare il momento migliore per assentarti chiedi all’IA: “Riscrivi questa mail in tono professionale ma collaborativo”. Il risultato può fare la differenza tra un “ci devo pensare” e un “va bene, grazie per l’organizzazione”.

Suggerimento TOP: chiedi all’IA: “Riscrivi questa mail in tono professionale ma collaborativo”. Il risultato può fare la differenza tra un “ci devo pensare” e un “va bene, grazie per l’organizzazione”.

6. E se ti dicono di no?

A volte il problema è strutturale. Se il rifiuto è giustificato (troppo lavoro, emergenze), chiedi una nuova data e una controproposta. Se è sistematico e senza spiegazioni, documenta. Le ferie non possono essere negate a tempo indefinito, se maturate. Il diritto è tuo, e il dovere del datore è rispettarlo.

Conclusione

Chiedere le ferie è un gesto piccolo ma carico di significato. È il momento in cui dichiari che sai darti valore, che ti fidi del tuo team, che vuoi fare il tuo meglio – ma non a costo della tua salute. La vera forza di un professionista non è nel restare sempre acceso, ma nel sapere quando e come spegnere, ricaricare, e tornare lucido. Perché chi non sa prendersi una pausa, rischia di diventare il primo a spegnersi.

Bibliografia e riferimenti

  • Goleman, D. (2006). Social Intelligence. Bantam Books;

  • Gallup (2023). State of the Global Workplace Report;

  • OECD (2022). Work-Life Balance Indicators;

  • Barret, L.F. (2017). How Emotions Are Made. Houghton Mifflin Harcourt;

  • European Commission – Direttiva 2003/88/CE sul tempo di lavoro.